Se vi state chiedendo quale sia l’origine dell’hamburger, allora sappiate che sono tante le versioni, le leggende e le curiosità che accompagnano questa gustosissima leccornia che mette d’accordo tutti a tavola, grandi e piccini.
Sì, perché l’hamburger è davvero un piatto universale, mangiato in quasi tutto il pianeta e di cui ormai ci sono tantissime ricette: al piatto, in un panino farcito, al forno, alla griglia, di chianina o scottona e persino di pesce o vegan, condito con cipolle caramellate, cetriolini, patatine e l’elenco potrebbe andare avanti in una pluri saporita possibilità di scelta, perchè ce n’è davvero per tutti i gusti. E la sua fama è tale che esiste anche una giornata mondiale dedicata all’hamburger, precisamente il 28 maggio.
Amburgo patria dell’hamburger
A contendersi la paternità di questo piatto sono diversi Paesi, primo fra tutti la Germania, dove pare che intorno al 1891, nella città di Amburgo, un cuoco di nome Otto Kuasw, aveva sperimentato una prima forma di hamburger, togliendo la salsiccia dal suo budello, per poi appiattirla e friggerla con burro in padella.
Di lì a poco, la carne venne inserita tra due fette di pane, aggiungendo anche uovo cotto all’occhio di bue, introducendo quello divenne famoso come il “Deutsches beefsteak”, un panino che ebbe successo in particolar modo tra i marinai e i lavoratori del porto della città tedesca che, guarda caso, ha nel suo nome un suono che ricorda proprio quello del fatidico piatto a base di questa “polpetta schiacciata” di carne bovina.
L’arrivo in dell’hamburger negli States
Fu nel 1894 che alcuni marinai, che avevano assaggiato la gustosa prelibatezza, ne narrarono l’irresistibile bontà una volta sbarcati a New York.
Presto i ristoranti dei vari quartieri si misero all’opera per tradurre in realtà “il nuovo sogno americano” e iniziarono a preparare quello che da allora in poi fu chiamato Hamburger.
Sempre in America, nella città di Canton, in Ohio, nel 1885, due fratelli, Frank e Charles Manches erano intenti a vendere i loro panini con la salsiccia alla fiera di Erie Country. In quello stesso momento, nella città di Hamburg nello Stato di New York, pare terminò la carne di maiale e il caldo afoso non permetteva di macellare gli animali, Così, i due fratelli, sostituirono la carne di maiale con quella di manzo, arricchendola con caffè, brown sugar e cipolla piastrata, e chiamarono quella loro “invenzione” hamburger, in onore di Hamburg, la città dove si teneva la fiera.
Spostiamoci per un attimo in Connecticut, a New Haven, dove la paternità dell’hamburger viene affidata a Louis Lassen. Fu lui ad aprire nel 1895 il locale Louis’ Lunch Wagon, un Food Wagon mobile che preparava pranzi agli operai. Pare che nel 1900, un cliente che andava di fretta chiese un pranzo veloce. Allora Lassen, per accontentarlo, prese i rimasugli di bistecche avanzate, li macinò e li cucinò, servendoli tra due fette di pane. Quella ricetta preparata al momento fu così apprezzata, che da allora in poi venne servita agli avventori del posto, tanto che il Library of Congress riconobbe al buon Louis Lunch l’aver ufficialmente venduto nel 1900 il primo hamburger.
Negli Stati Uniti non c’è Paese o città che vanti una storia particolare o un primato in merito ai natali dell’hamburger e nel Wisconsin, ad esempio, c’è persino una Hamburger Hall of Fame, con tanto di festival, ad agosto, dedicato a questo piatto.
Un’origine più antica e controversa vuole invece che l’hamburger sia arrivato ad Amburgo nel XIII secolo grazie ai Mongoli, e in particolar modo al nipote di Genghis Khan. Fu lui a diffondere la tradizione della carne macinata che veniva mangiata a mo’ di spuntino a cavallo.
L’hamburger, un piatto semplice ma anche gourmet
Se pensate che l’hamburger sia soltanto il classico prodotto da pasto veloce, vi sbagliate.
Persino negli Stati Uniti e in Canada ne esistono due categorie: quelli dei fast food e quelli dei ristoranti. In questo caso, si tratta di una portata prelibata, interpretata in tanti modi diversi e oggi protagonista di numerosi ristoranti di alta cucina.
La versione gourmet dell’hamburger è così apprezzata che schiere di sommelier ne hanno studiato gli abbinamenti con vini pregiati, tra cui il Chianti Classico, il Montepulciano d’Abruzzo, il Nebbiolo e l’Amarone della Valpollicella, mentre i ragazzi continuano ad apprezzarlo soprattutto con la birra.
L’Hamburger di Scottona, una sublime coccola per il palato
Tra le versioni più pregiate dell’hamburger, sicuramente c’è quella di carne di Scottona, un taglio di carne giovane bovina, in grado di rimanere tenera e di trattenere in cottura tutti i suoi aromi.
Happy Barbecue ha voluto proprio la scottona per preparare i suoi hamburger, facili da cucinare e buonissimi da gustare.
La qualità della materia prima e l’accurata lavorazione ne fanno un prodotto unico, adatto a tutta la famiglia e per ogni circostanza.
Per prepararla basta davvero poco tempo: prima di cuocere gli hamburger, è meglio tenerli a temperatura ambiente per qualche minuto, in modo che l’interno non sia troppo freddo.
Poi si può passarli per 10 minuti su una piastra ben calda o in padella, senza aggiungere olio e senza mai schiacciare o punzecchiare la carne, per evitare che si perdano i succhi.
Come servire gli hamburger di scottona? Basta seguire i propri gusti e dare sfogo alla propria creatività per accompagnare la carne con i contorni che più si amano o condirla con tante salse diverse. Sarà lui il re della festa e in ogni caso, ci sarà da leccarsi i baffi e le dita!